Visualizzazione post con etichetta Gabriele. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Gabriele. Mostra tutti i post

01 marzo 2013

Buonanotte e grazie dalla "Santa Defezione".

Le dimissioni di Papa Ratzinger hanno rivoluzionato la Chiesa per gli anni a venire, perchè, come da da più parti s'è già detto, questa non sarà mai più la stessa di prima. Da qualche giorno a questa parte, l'interesse miope dei media e dei fedeli si è concentrato sull'evento epocale e sulla novità rituale, od anche sulle riflessioni  a proposito delle conseguenze religiose e secolari che ciò ha comportato e comporterà in futuro. Bisognerebbe però tornare a soffermarsi sull'analisi delle motivazioni che hanno condotto Benedetto XVI a questa decisione, non tralasciando in merito alcuna ipotesi, anche la più bizzarra o pericolosa. Alla faccia di tutti i critici o intellettualoidi da establishment che presumono di essere più competenti degli altri mortali nella polemica e nella valutazione di tali accadimenti, che deridono incessantemente i cosiddetti "dietrologi" o "complottisti", presentandosi come voci della verità, noi vorremmo al contrario segnalare che non crediamo e non crederemo mai alla stanchezza ed al peso morale insopportabile che avrebbe attanagliato l'oramai ex Pontefice, costringendolo a tirare i remi in barca; così è tout court crollato lo stesso dogma dell'infallibilità. E se non è infallibile, che Papa è allora? Invece noi siamo, in questo caso, fortemente, e proprio dietrologicamente, sospettosi che alla base delle sue dimissioni vi siano invero argomenti scottanti e clamorosi che niente hanno a che vedere con la spossatezza di un vecchio uomo colpito da una crisi di astinenza da privacy.  Le ipotesi sarebbero molte: lo IOR, i preti pedofili, la questione delle carte trafugate e diffuse dal maggiordomo, chissà forse anche Emanuela Orlandi; tutte vicende che potrebbero aver avuto la loro funzione detonante. Come negare l'ipotesi, seppure nebbiosa, di una loro influenza su una decisione che non è maturata negli anni, ma piuttosto negli ultimissimi tempi dietro le pressioni di ricatti, vendette, lotte di potere giunte al loro estremo culmine e non più evidentemente insabbiabili? Solo tre mesi fa il Papa inaugurava il suo ingresso nel mondo dei social networks, annunciando al mondo intero quello che sarebbe stato il suo profilo Twitter, evidenziando la volontà di diffondere quotidianamente, ora dopo ora, minuto dopo minuto, il suo verbo tra i milioni di fedeli collegati sul web. Altro che desiderio di privacy! Benedetto XVI si sentiva Papa e voleva comunicarlo in tutte le lingue possibili. Qualcosa nel frattempo è successo ed ha messo Ratzinger con le spalle al muro, un muro senza possibilità di fuga. Questa non è dietrologia e non è mania di complottismo, peraltro non ci sarebbe niente di male o di strano, o di nuovo, nel paese di Ustica, di Capaci, di Ambrosoli, della Stazione di Bologna, etc etc. I soloni di turno, fra qualche tempo, inizieranno a pontificare, è il caso di dire, sulla presenza ingombrante di un Papa Emerito, di una figura imprevista che passeggia come un pastore qualsiasi nei giardini del Vaticano, del capo dell'opposizione pronto a criticare l'azione del nuovo governo. Insomma, tutto diranno tranne quello che è realmente stato il motivo della Santa Defezione, e cioè che il potere ha vinto ancora una volta, senza guardare in faccia nessuno e senza rispetto verso i piani alti.
Intanto, il Pellegrino se n'è andato ed ha salutato tutti con un sberleffo, ritirandosi elegantemente, ringraziando e dando la "buonanotte". 
Come dire: "Adesso so' c..... vostri!!!!"