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03 marzo 2013

Un governo del Presidente

Siamo alle solite. Gli acrobati non sono più bulgari, ma italiani; gli artifici verbali fatti di piroette triple e quadruple su maggioranze e su governi nascituri riempiono le pagine dei giornali, oltreché dei serbatoi di pensiero e di analisi. Ma insomma, cos'è un "governo di minoranza"? Non altro che il governo degli sconfitti, quello che tecnicamente dovrebbe essere più solido proprio perchè perdente in partenza. Perdonate anche noi per questa colpevole acrobazia, ma ammettete pure che una compagine del genere venga partorita; ma allora, che abbiamo votato a fare? Lo sforzo elettorale, ché di "sforzo" vero e proprio si è trattato, soprattutto da un  punto di vista intellettuale, andrebbe letteralmente alle ortiche. La Prima Repubblica (a proposito, questa è la seconda, oppure la terza, o cos'altro?) è vissuta durante cinquant'anni di circhi della politica: appoggi esterni, governi monocolore con astensione dei falsi oppositori, compromessi storici, pentapartiti del malaffare, governi laici con la DC come garante, governi spacciati come "di centro sinistra", centristi e basta, governi con compiacenza comunista. E la lista potrebbe continuare a lungo. Non parliamo delle durate, addirittura il governo Fanfani del 1987 durò undici giorni, neanche il tempo di svuotare i cassetti dei precedenti ministri. Adesso vogliamo ricominciare daccapo con gli arzigogolamenti dei soloni mediocratici, utili solamente a riempire di contenuti privi di contenuti gli studi televisivi, con dibattiti fuffosi e pericolosamente fini a se stessi? Grillo questo l'ha capito e, uno come lui che la tv la conosce abbastanza bene, se ne sta alla larga per adesso. Salvo poi, perchè sarà così, apparire improvvisamente alla Celentano, come un profeta, e riempirli con monologhi lunghissimi, in attesa di atterrare sulla terra come un angelo venuto dal cielo. Una sorta di apparizione folgorante, un "annuntio vobis gaudium magnum", o magari una serie di pillole da somministrare gradatamente agli italiani ammalati, dei "clippini" stile Vasco Rossi. 
La minoranza, secondo noi, non è fatta per governare, ma per stare all'opposizione e non veniteci a dire che il momento è particolare e che esige intese atipiche. La minoranza è tale proprio perchè rappresenta meno persone. Il fatto è che dalle urne un responso, seppure opinabile e labile, è fuoriuscito ed è quello che ha sancito, in funzione di una legge elettorale, questa si, antidemocratica, la vittoria numerica della coalizione di centrosinistra e l'avanzata, anzi la nascita prorompente del Movimento Cinque Stelle; e non dimentichiamo, ovviamente, la non vittoria numerica di Mister B. che fa da contraltare ad un suo eccezionale ed innegabile recupero. Dunque, una maggioranza c'è, deve soltanto essere aggregata in un senso o nell'altro e Napolitano non può permettersi di non accorgersene. Il Presidente deve prescindere da tutti i calcoli partigiani di convenienza politica, prendendo atto che i numeri vorranno pur dire qualcosa. Proprio un Governo del Presidente potrebbe essere la soluzione a questo impasse pericoloso, dove la forza politica ad uno schieramento che si basi sulla condivisione di determinati e fondamentali punti di accordo, venga conferita proprio dal Colle. E' già successo in passato e non sarebbe certo una novità; Grillo non aspetta altro che poter entrare in un governo del genere, ciò che gli permetterebbe di apparire ragionevole senza contaminarsi con accordi sottobanco, mettendosi sotto l'ala protettiva del Quirinale. Se Napolitano chiama, allora Grillo risponde, è certo; pensate alle prove tecniche di avvicinamento tra i due dei giorni scorsi.  In questo momento è l'unico modo per non tornare a votare nel giro di mesi, di settimane addirittura. Questa sarebbe una nefasta evenienza e scardinerebbe quel briciolo di fiducia nello istituzioni che ancora è rimasta nelle coscienze degli elettori più pazienti.

Approfondimenti: Excursus sui governi della Repubblica

01 marzo 2013

Tre domande a Mister B. sul "cancro".

Perchè non diciamo a Mister B. che l'abuso della parola "cancro" lede la dignità degli ammalati e che strumentalizzare il dolore di queste persone ponendo la malattia sul medesimo piano di una bega di carattere politico-privato equivale ad insultare la sofferenza di esseri umani con i quali il destino è stato malevolo? Perché non diciamo a Mister B. che, alla sua veneranda età, la cattiveria e la superficialità dovrebbero essere stemperate dalla saggezza della vecchiaia? 
Perchè non urliamo a gran voce che tutti noi abbiamo padri, figli ed amici morti di cancro ed altri che stanno per morire? 
Proviamo a far sentire la loro voce.

Approfondimenti: "I magistrati sono un cancro" da La Repubblicada Il Messaggero; da AdnKronos.

06 febbraio 2013

Momenti di comicità o drammatico delirio?

A Ballarò Mister B. offre un grandissimo momento di teatro d'avanspettacolo.


Berlusconi (d'ora in avanti Mister B., per comodità di comprensione).
Mister B.: " Sono stato "a forza richiamato" (n.d.r. da chi?)
"Le cose più importanti si possono fare da Ministro dell'Economia e dello Sviluppo perchè il premier non ha potere."
"Il premier non ha ruolo, o se lo prende lui con la sua personalità" -
Floris: "Ah, allora è per questo che lei lo lascia ad Alfano?"
Mister B.: "La Germania è germanocentrica."
Mister B.: "I PM sono di sinistra"
Mister B.: "Ci sono in giro tanti clowns che io non assumerei mai nelle mie aziende."
Floris: "Magari loro lo prendono come un favore! Ma scusi, come farà a finanziare la restituzione dell'IMU sulla prima casa?
Mister B.: Con un accordo che ho fatto con la Confederazione Svizzera sulla tassazione dei capitali italiani in quel paese.
Floris: Beh, allora è fatta, quindi si potrà partire subito.
Mister B.: (incalzato) Beh....in realtà l'accordo ancora non è fatto completamente....ma io sono sicuro che il governo di Berna è "lieto" che il governo italiano si comporterà in tal senso. Lo avremmo fatto prima, ma Tremonti (n.d.r. che, in caso di vittoria, tornerà ad essere suo alleato) era contrario.
Floris: " E nel frattempo?"
Mister B: "Nel frattempo prenderemo i soldi dall'extragettito (n.d.r. l'IMU sulle seconde e terze case) e dalla Cassa Depositi  e Prestiti (n.d.r. dunque lo Stato s'indebiterà ulteriormente, e lo farà con i nostri soldi)
FrederickLAB: Ma se anche fosse vero ciò che dice Mister B., ci vorrebbero mesi perchè un simile accordo venga ratificato dal Parlamento e quindi i capitali da tassare per finanziarlo avrebbero tutto il tempo per fuggire a Singapore o a Dubai.
Mister B.: Aboliremo subito il finanziamemento pubblico ai partiti. (n.d.r. neanche 1 miliardo di taglio)
Mister B.: Mi applaudono perchè sono irresistibile!
Floris: "No....il contratto con gli italiani nooooo!" A proposito perchè in tanti suoi deputati e senatori, o alleati, l'hanno poi tradita?"
Mister B.: "Lei crede che su cento persone ci siano cento santi?"
Floris: "Dipende da dove uno li prende!"
GRANDE FINALE
Mister B.: Io sono considerato "il migliore imprenditore del dopoguerra"!
Floris: "Da chi?"
Mister B.: Beh....ehm...da tutti!!!!"