16 dicembre 2022

Epistola nr. 4 - Fisso come il sole tra i suoi pianeti.

Mi muovo o non mi muovo, ma guardo tutto ciò che mi circonda, immobile quale sono come un sole tra i suoi pianeti. 

E' quasi Natale e mi pare d'illuminare tutti gli altri come un occhio di bue, quelli che come ombre grigie vanno e vengono e quelli che paiono essere felici, ma in realtà non lo sono.

Mio amico Elliot, se riuscissi un giorno a venirmi a trovare ti accorgeresti che a volte su questo pianeta rimanere fermi è meglio, ti offre un punto di vista invidiabile. Tutto scorre è vero, ma è impagabile per me osservare il movimento degli altri; mi aiuta a riflettere sul senso del mondo, sul suo malessere sotteso e sull'esistenza stessa. 

Stasera qualcuno mi ha parlato della nostalgia; beh, io sono fortemente nostalgico se ciò vuol dire rimpiangere ciò che non esiste o non può avvenire più. Immagino spesso di rivivere momenti che ho amato, tuttavia riesco a ricordare soltanto occhi che mi guardano. E li saprei riconoscere tutti perchè quegli occhi mi hanno parlato in passato, hanno una vera e propria fisionomia e ne ricordo i nomi. 

Le persone del passato per me sono occhi.


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