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07 agosto 2023

Nell'aria bruciata di agosto


Nell'aria bruciata di agosto, si è alzata una nuvola di polvere sottile, ha invaso il piazzale, sul quale mi sono affacciato tante volte.

Immagine della Stazione di Bologna subito dopo l'esplosione della bomba. I soccorsi sono consistenti ma appaiono disorganizzati. L'effetto è devastante.
Bastava la voce dell'altoparlante, con quegli inconfondibili accenti, per farmi sentire che ero arrivato a casa. Adesso la telecamera scopre l'orologio, con le lancette ferme sui numeri romani: le dieci e venticinque.

Un attimo, e molti destini si sono compiuti.

Ascolto le frasi che sembrano monotone, ma sono sgomente, di Filippini, il cronista della TV, costretto a raccontare qualcosa che si vede, a spiegare ragioni, motivi che non si sanno: lo conosco da anni, e immagino la sua pena. Dice: "Tra le vittime, c'è il corpo di una bambina."

(Enzo Biagi, Corriere della Sera 2 agosto 1980)

Immagine simbolo strage di Bologna

La strage è di per sé un atto di annullamento collettivo, di soppressione violenta di una coscienza comune e democratica. 

La strage è fascista sempre. 

Nella sua finalità ultima, che era quella di indurre i molti a piegare la testa in favore dei pochi attraverso il ricorso alla violenza, spezzò la speranza di pace di un popolo indifeso.

Anche per questo FrederickLAb è antifascista.


Strage Stazione di Bologna del 2 agosto 1980 - Sentenza Corte di Assise di Bologna 06 aprile 2022

Documenti audio (da stragi.it)

GR1 ed straordinaria 2 ago 1980 ore 11.55 / GR1 ed straordinaria 2 ago 1980 ore 17:00 / Conversazioni radio subito dopo la strage di Bologna 1 / Conversazioni radio subito dopo la strage di Bologna 2 / Conversazioni radio subito dopo la strage di Bologna 3 / Conversazioni radio subito dopo la strage di Bologna 4 / Conversazioni radio subito dopo la strage di Bologna 5 / Conversazioni radio subito dopo la strage di Bologna 6 / Conversazioni radio subito dopo la strage di Bologna 7 / Conversazioni radio subito dopo la strage di Bologna 8 / Conversazioni radio subito dopo la strage di Bologna 9 / Conversazioni radio subito dopo la strage di Bologna 10




02 agosto 2023

Elliot, oggi ti parlerò di Andrea, un esploratore della verità. - Epistola n. 5

Andrea Purgatori, uno dei migliori giornalisti d'inchiesta esistiti in Italia
img da Flickr
Caro Elliot, oggi vorrei parlarti di una persona che ha dimostrato come si dedica la propria vita alla ricerca della verità. Non a caso oggi, il giorno in cui quella maledetta bomba proiettò migliaia di frammenti mortali facendoli entrare come missili appuntiti dentro corpi innocenti che volevano soltanto continuare a vivere le loro vite fatte di normalità, di affetti, di semplice esistenza. Alcune menti disturbate decisero che quei corpi dovessero essere privati in un solo tragico e surreale istante del loro umano destino.
Da allora questa persona volle opporsi con tutte le sue forze all'oblio forzato e alla passiva accettazione delle pillole indorate e propinate ad uso e consumo della storia. Lui non riusciva proprio a starsene zitto e buono, tutti quei corpi erano il suo corpo e sentì anche i frammenti di quella bomba penetrare nelle sue membra, ne avvertì il dolore e credette perfino di esser morto come gli tutti gli altri. Comprese che da quel giorno morimmo un po' tutti e quindi iniziò a lottare strenuamente contro tutti gli insabbiatori, mistificatori, deviatori, depistatori, raccontatori di menzogna, corruttori, fabbricatori di muri di gomma, investigatori del falso, calunniatori del vero, strumentalizzatori, assassini di esseri umani, ammazzatori di ideali, traditori, elettori in malafede, narratori prezzolati, bombaroli secretati e politici acquistati. Lo fece senza aver paura, anzi no, la paura si fece sua compagna ma lo spronò a continuare perché voleva giustizia. Sai amico mio, la giustizia non è un'opinione; è tremendamente monotona e non cambia mai. Quindi fu facile per lui fissare l'obiettivo di perseguirla, perché lui era dannatamente elementare nei suoi ragionamenti e grazie a questo suo atteggiamento da bimbo curioso s'incaponì fino ad aprire una, due, tre, quattro crepe e quel muro di gomma prese improvvisamente a deteriorarsi. Oggi sappiamo grazie a lui che quella strage fu un eccidio e basta, senza se e senza ma, finalizzato fin dal principio ad alimentare le pulsioni fasciste di una nazione con la memoria malata. Come le Fosse Ardeatine, come S. Anna di Stazzema, come Marzabotto, come Portella della Ginestra, come Milano, anche Bologna si aggiunse all'elenco dei crimini commessi in nome dei principi dell'autoritarismo e della prevaricazione dell'uomo sull'altro uomo. Adesso Andrea non c'è più neanche lui sul serio ed ovviamente ha lasciato un vuoto immenso nella schiera di coloro che  cercano con fatica immane lo stesso tesoro, ma il patrimonio che ha lasciato è altrettanto grande e non va assolutamente perduto. Ed è per questo che ti scrivo, Elliot: non è che dalle tue parti conosci qualcuno che possa raccogliere il fardello di Andrea e continuare a combattere la sua battaglia? Perché io qui non ne vedo ancora nessuno.